Ragazzi di vita

Eterno studente perché la materia di studio sarebbe infinita e soprattutto perché so di non sapere niente.

Mese: settembre, 2019

Ponte

La responsabilità di questo gesto

è nel singolo silenzio mentre

osserviamo dallo stesso ponte

orizzonti differenti.

Dove la collettività tace

l’individuo riposa in pace,

reo delle proprie barriere

silenziosamente rese stabili e indistruttibili.

L’ultimo sospiro sorprenderà

la cerchia delle lamentele e degli insoddisfatti

ma gli ammattiti, i danzatori della notte, i camminatori delle tenebre

doneranno un sguardo al cielo terso.

Un silenzioso ringraziamento vagherà

in qualche eccezionale cuore solitario

e ascolterà il richiamo della vita

come la più dolce melodia dell’anima.

Stagione

Viaggio tra i sogni della gente

navigo nelle loro speranze

ammiro le stagioni fiduciose

vado e vengo nelle promesse

mai ricordate e poi scordate.

Afferro

cuori colmi di desideri

che non ritornano mai:

lasciarli andare

è l’unica fiamma poiché

già sanno dove andare.

Imitazione

Il destino ci ha imbrogliato per bene

con la storia della leggerezza,

il dovuto abbandono

all’incontrollabile percorso

e l’invalicabile sentiero.

La desolazione che accompagna

queste nuvole bianche

scioglie ogni angoscia,

ribalta l’asfalto

affonda il reiterato rammarico.

Non voglio ascoltare cammini pervi:

rigetto ogni abbondanza,

mi rimprovero l’opulenza,

scompaio nell’arsura

dell’attimo mai replicabile.

Flussi

Sono stato nella notte,

ho inseguito i rumori

di questo inferno privato

pregando la carne lacerata

di non sentire

gli strani passi di questo mondo.

Le onde di notte

hanno proclamato il loro schianto

in meandri ancora sconosciuti,

in relegati umori

abitati da anime fumanti.

I volti nivei e sterrati,

gli orizzonti pallidi,

le stelle fisse e scarnite

sono cadute e hanno strappato buche ,

hanno costruito nuove idee

su cime di colline ardenti.

È stato qui che vagabondavo,

errando continuamente,

dirimendo il mio passato

nella costante deflagrazione di fermenti,

nel ricordo di nascondigli serali

e un oceano di flussi scorrere nelle vene.

Realmente

Sento batterti nell’anima dei fiordi,

nelle commemorazioni anonime,

nei momenti di pace,

con me e il mondo.

Mi ritrovo qui senza senso

guardando castelli per aria,

senza smettere di volare,

e mi va bene così.

Vorrei ritrovarmi:

mi alzo presto,

amo,

sono grato

senza vedere le grate

di questa prigione

che da me

ho costruito.

Eppure qualsiasi cosa

suona di te,

scelgo ogni giorno

di superare confini con te,

soffio sui ricordi

cacciando via questa polvere passata,

mi riconosco

in questa quotidianità

sempre diversa,

dopotutto è futile

cercare risposte

senza sentire alcun battito

in sé stessi.